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Italia: attesa per il nuovo Dpcm; lunedì 6 Regioni cambieranno “colore”

Si preannuncia una Pasqua “blindata”, dalle indiscrezioni sulla bozza del decreto. Oltre 2.500 le nuove positività registrate in Emilia-Romagna; nel Riminese 2 nuovi decessi

27 feb 2021
Aggiornamento dall'Italia
Aggiornamento dall'Italia

Con ogni probabilità, nel primo Dpcm del Governo Draghi, si opterà per la linea della prudenza. Ad incidere la sempre maggiore diffusione delle varianti, e i conseguenti timori di una terza ondata pandemica. In Italia si preannuncia dunque una Pasqua blindata”, perché il decreto – che scatterà il 6 marzo - potrebbe essere valido per un mese. Confermati, nella bozza, il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina, il divieto di oltrepassare i confini regionali – tranne che per comprovati motivi di lavoro, salute o emergenza -; bocciata inoltre l'idea di riaprire bar e ristoranti la sera. Possibili allentamenti delle restrizioni, tuttavia, per il settore cultura; nelle aree in zona gialla si prevede infatti la riapertura – dal 27 marzo – di cinema e teatri, con posti a sedere preassegnati e adeguatamente distanziati.




Probabile giro di vite, invece, per i servizi alla persona: barbieri e parrucchieri chiusi in zona rossa. Da lunedì, intanto, Marche, Lombardia e Piemonte passano dal giallo all'arancione; in rosso Molise e Basilicata. Buone notizie invece per la Sardegna, che dal primo marzo potrebbe essere la prima Regione ad entrare in zona bianca. Tutt'altra situazione in Emilia-Romagna, dove il Presidente Bonaccini ha paventato la possibilità – in caso di aumento dei contagi, soprattutto fra i più giovani - di nuove “ordinanze restrittive”, sulla falsariga di quell'”arancione scuro” deciso per il Bolognese. In Regione intanto si registrano oltre 2.500 nuovi casi 238 nel Riminese – a fronte di circa 32.000 tamponi effettuati. 32 i decessi; 2 dei quali in Provincia di Rimini. Poco meno di 19.000, infine, le nuove positività accertate in Italia. 280 le vittime. Praticamente invariato, rispetto a ieri, il numero dei tamponi: oltre 320.000. Con un rapporto fra nuovi casi, e test eseguiti, che scende al 5,8%. Oltre 4 milioni, intanto, le dosi di vaccino somministrate.


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