Sta proseguendo il percorso sul cammino iniziato dal padre Luciano. Manuel Capicchioni gestisce le procure sportive nel basket e da poco ha aperto al settore calcio. Quello dei procuratori è un mondo in continuo sviluppo:
"È un mondo che si è sviluppato parecchio negli ultimi anni, soprattutto nell'ultimo decennio, rispetto ai primi anni quando eravamo in pochi procuratori. Adesso c'è tanta concorrenza e mercati anche più vari rispetto a prima. Prima si lavorava in Italia, in Spagna, in Francia, adesso si lavora nel mondo. Si lavora in Messico piuttosto che in Cina, piuttosto che in Georgia, che in Kazakistan, ovunque. Quindi sono mercati, e a me piace, più dinamici rispetto prima. Bisogna un pochettino trasformarsi con i tempi".
Sempre molto attenti al basket, naturalmente, perché poi per origini familiari con Luciano, tuo padre, che l'ha un po' creata questa professione?
"Beh sì, il basket è sempre stato il nostro core business e lo è ancora. Diciamo che mio padre ha inventato la professione del procuratore e io lo sto continuando con orgoglio. Purtroppo mio padre è venuto a mancare, come penso molti sapranno quattro anni fa, quindi è ancora più, per me, un motivo di orgoglio cercare di continuare i suoi fasti anche per la compagnia Interperformances. Quindi lo facciamo con grande entusiasmo".
Stai lavorando anche al calcio?
Sì, il calcio è sempre stata anche una mia grande passione. Anche Luciano strizzava l'occhiolino al calcio, ma è stata molto una mia grande passione. Quindi abbiamo avuto l'occasione adesso di avvicinarci a Alfio Pelliccioni, un direttore sportivo comunque di nome. Lui collabora con noi, stiamo iniziando adesso da un paio di mesi, stiamo ottenendo già buoni risultati con alcuni ragazzi di prospettiva e cerchiamo di fare un ottimo lavoro. Sono fiducioso.