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L'ex ministro Sangiuliano indagato dalla Procura di Roma

Peculato e rivelazione di segreto d'ufficio per il "Boccia gate", a seguito della denuncia presentata dal deputato Angelo Bonelli

di Francesca Biliotti
10 set 2024
La corrispondenza di Francesca Biliotti
La corrispondenza di Francesca Biliotti

Peculato e rivelazione e diffusione di segreto d'ufficio. Queste le ipotesi di reato nei confronti di Gennaro Sangiuliano, indagato dopo la denuncia presentata dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Angelo Bonelli al posto di polizia di Montecitorio. Il fascicolo, riporta il Corriere della Sera, sarà trasmesso al tribunale dei ministri, perché gli atti sarebbero stati compiuti quando era nell'esercizio delle sue funzioni. Presumibilmente Sangiuliano sarà presto chiamato a rispondere nel merito del coinvolgimento della 41enne Maria Rosaria Boccia nelle sua attività istituzionali, senza che lei ne avesse titolo.

Come già annunciato, anche la Corte dei Conti del Lazio ha aperto a suo carico un fascicolo per danno erariale. Ci sono alcuni viaggi, in Liguria e in Puglia, sui quali fare chiarezza, fatti per presenziare a festival e meeting finanziati dal ministero. La tesi dell'ex ministro, ribadita anche al Tg1, è di non aver mai speso un euro pubblico, ma anche se le spese fossero a carico degli organizzatori, si tratterebbe di denaro pubblico. Vanno poi chiariti anche gli spostamenti in auto blu, Boccia ha anche raccontato di essere stata prelevata più volte sotto casa e accompagnata a concerti, come quello dei Coldplay o de Il Volo.

Intanto riprendono i lavori parlamentari dopo la pausa estiva: il primo disegno di legge in discussione alla Camera è quello in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio nonché di vittime dell'usura e di ordinamento penitenziario. Il gruppo di Azione, secondo quanto riferito da fonti parlamentari, ha depositato su questo ddl l'emendamento sullo ius scholae, allo scopo di stanare i deputati di Forza Italia che sin dall'estate, per bocca del presidente Tajani, si erano detti favorevoli a concedere la cittadinanza agli stranieri che compiano un intero ciclo di studi in Italia.






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