Il suicidio assistito entra nell'ordinamento italiano. Per la Corte Costituzionale: “Non è punibile chi agevola l'esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da patologia irreversibile". Nella pronuncia la Corte si rivolge al Parlamento chiedendo, quanto prima, che la materia venga regolamentata con una legge.
“È la vittoria di Fabo” il commento di Marco Cappato dopo la sentenza. “Un passo avanti nei diritti civili del nostro paese” ci spiegano dall'Associazione Luca Coscioni.
Pronuncia della Corte che preoccupa invece l'Associazione Papa Giovanni XXIII: “Dal momento in cui si depenalizza l'aiuto al suicidio, si inizia a creare una cultura di differente valore tra le vite”.
Nel servizio le interviste a Matteo Mainardi (Associazione Luca Coscioni) e Andrea Mazzi (Associazione Papa Giovanni XXIII)