In Italia la piccola Tafida Raqeeb che sarà trasferita al Gaslini di Genova. L'ospedale ligure, scelto dalla famiglia della bimba inglese, è pronto a continuare ad assistere la piccola di 5 anni, mai risvegliatasi del tutto da un'operazione al cervello subita a febbraio. Inizierà quindi il percorso di presa in carico in ottemperanza alle disposizioni dell'Alta Corte britannica, cui avevano fatto ricorso i genitori - Shelina Begum, avvocato di 39 anni, e Mohammed Raqeeb, perito edile di 45 - contro la decisione dell'ospedale londinese di staccare la ventilazione artificiale che la tiene in vita. La rinuncia a presentare ricorso da parte del Royal London Hospital ha sbloccato definitivamente il trasferimento.
Nel dare il via libera al trasferimento a Genova, "nel miglior interesse di Tafida" e voluto dai genitori "nell'esercizio della propria responsabilità genitoriale", il giudice dell'Alta Corte inglese Alistair MacDonald ha sottolineato la differenza fra il caso di malati terminali o inguaribili e quello d'una bambina come Tafida a cui gli stessi specialisti non negano una potenziale aspettativa di vita di 20 anni o più.
Una sentenza che ha ribaltato i precedenti dei bimbi inglesi Charlie Guard, Alfie Evans e Isaiah Haastrup, per altro considerati in stato vegetativo, conclusi col via libera ai medici a staccare la spina. E accende un barlume di speranza al ricordo della vicenda, pur diversa, di Alex Montresor: il piccolo affetto da una malattia genetica rara ripresosi dopo un trapianto di cellule staminali da genitore che non aveva potuto ottenere in Gran Bretagna e a cui è stato sottoposto invece a gennaio con successo al Bambino Gesù di Roma. "Al di là di ogni altra considerazione etica e morale, non vogliamo rinunciare anche all'ultima speranza per dare una possibilità a Tafida, che non a caso verrà accolta dal Gaslini, eccellenza a livello nazionale e mondiale nella cura dei più piccoli", ha commentato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.