Al Quirinale fervono i preparativi per il discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, questa sera alle 20.30 a reti unificate. Sarà il suo decimo discorso da capo dello Stato. Secondo le ultime indiscrezioni parlerà di pace, lavoro, sicurezza, femminicidi ma anche di astensionismo e partecipazione. Non mancheranno riferimenti ai temi internazionali, ai conflitti più recenti e drammatici come Ucraina e Medio Oriente. Poi sicurezza e dramma delle morti sul lavoro, occupazione e precariato, i giovani che troppo spesso cercano fortuna all'estero, la violenza contro le donne. Un riferimento è anche previsto al Giubileo, appena inaugurato da papa Francesco con l'apertura della porta santa. Il mondo politico intanto si divide sull'ultima pronuncia della Corte di Cassazione, un'ordinanza interlocutoria in merito ai ricorsi presentati dal governo contro le prime mancate convalide del trattenimento di migranti in Albania. Secondo la Corte spetta ai ministri valutare i Paesi sicuri, ma ha anche sospeso ogni provvedimento in attesa che si pronunci la Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Esulta la maggioranza. Secondo il Partito Democratico invece la destra non sa leggere le sentenze e, chiarisce Riccardo Magi, +Europa, “Nessuno ha mai voluto privare il potere politico di stilare la lista dei Paesi sicuri, ma sta al giudice verificare che un Paese sia effettivamente sicuro, e che la decisione del governo non sia in contrasto con le norme Ue. Ora la palla – conclude – sta alla Corte di Giustizia europea, che non si pronuncerà a breve. Nel frattempo, il governo italiano continua a mantenere i centri di detenzione per migranti in Albania, ormai cattedrali nel deserto a spese dei contribuenti”.
Nel video gli interventi di Luca Toccalini, deputato Lega, e di Salvatore Sallemi, senatore di Fratelli d'Italia