Dopo giorni di tritacarne mediatico, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha presentato le sue dimissioni irrevocabili dopo la scoperta della sua relazione privata con una collaboratrice. Il suo posto sarà preso da Alessandro Giuli. Si è dimesso con una lettera, indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Grazie per avermi difeso – le scrive – ma ritengo necessario per le istituzioni e per me stesso di rassegnare le dimissioni. Stiamo facendo grandi cose – continua – e questo lavoro non può essere macchiato da questioni di gossip”.
E ancora: “Ho bisogno di tranquillità, di stare accanto a mia moglie che amo, ma soprattutto di avere le mani libere per agire in tutte le sedi legali contro chi mi ha procurato questo danno, a cominciare da un imminente esposto alla Procura. Qui è in gioco la mia onorabilità – conclude – e giudico importante poter agire per dimostrare la mia assoluta trasparenza e correttezza”. Ritiene di aver vissuto giorni carichi di odio nei suoi confronti, e di aver toccato nervi sensibili durante la sua permanenza al ministero della Cultura, attirandosi dunque qualche inimicizia.
Si conclude così il “Boccia gate”, dopo l'intervista esplosiva rilasciata da Maria Rosaria Boccia, aspirante consulente per i grandi eventi del G7 Cultura, a La Stampa, dove diceva che il ministro è “sotto ricatto”, di aver assistito con lui anche a dei concerti, come quello dei Coldplay, e che la presidente Meloni si era comportata da sessista con lei.
Il caso Sangiuliano era arrivato sotto la lente della Corte dei Conti, e lo stesso ministro se ne era rallegrato. Nella sua lettera alla presidente del Consiglio ribadisce infine, come aveva già fatto nel corso dell'intervista al Tg1, dove aveva ammesso, tra le lacrime, la sua relazione privata con Maria Rosaria Boccia: “Mai un euro del ministero è stato speso per attività improprie. L'ho detto e lo dimostrerò in ogni sede. Andrò fino in fondo per verificare se alla vicenda abbiano concorso interessi diversi e agirò contro chi ha pubblicato fake news in questi giorni”.
Il presidente Mattarella ha già accettato le dimissioni di Sangiuliano, il suo posto verrà preso da Alessandro Giuli, attuale presidente della Fondazione Maxxi, come scrive anche Giorgia Meloni in un messaggio, dove puntualizza: “Ringrazio Sangiuliano, persona capace e uomo onesto, per lo straordinario lavoro svolto finora, che ha permesso al governo di conseguire importanti risultati di rilancio e valorizzazione del grande patrimonio culturale italiano”.