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Le preoccupazioni dell'Emilia-Romagna, la provincia di Bologna diventa 'arancione scuro'

26 feb 2021
Le preoccupazioni dell'Emilia-Romagna, la provincia di Bologna diventa 'arancione scuro'

Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini firmerà in giornata un'ordinanza che sarà in vigore fino al 14 marzo per le nuove limitazioni in tutta l'area della Città metropolitana di Bologna. Non vengono sospese, come avviene per la zona rossa, le attività economiche, nei limiti delle regole consentite in fascia arancione, comprese quelle per i servizi alla persona e i negozi. A rendere necessario il provvedimento, condiviso con i sindaci è stata l'incidenza dei contagi che, nella settimana scorsa, si è attestata sui 340 casi ogni 100mila abitanti e che è ancora più alta per quanto riguarda i ragazzi fra 11 e 13 anni. Preoccupa anche la tenuta degli ospedali: secondo l'Ausl si rischia di arrivare a una necessità di mille posti letto.



"Interveniamo - ha detto Bonaccini - per fermare la diffusione del contagio in un'area nella quale la situazione stava diventando critica. Siamo in presenza del terzo picco dell'epidemia, con dati epidemiologici in progressivo peggioramento. Una tendenza, secondo gli esperti, destinata a rafforzarsi, a causa della presenza di nuove varianti del virus, molto più veloci nei contagi". La Regione ha chiesto al governo di istituire i congedi parentali per aiutare le famiglie a far fronte alla didattica a distanza.

Nella giornata di ieri i contagi sono tornati sopra quota duemila: non accadeva dall'8 gennaio. E, dopo l'Imolese, l'intera provincia di Bologna diventa da sabato 'arancione scuro': tutte le scuole faranno la didattica a distanza e saranno vietati gli spostamenti se non per comprovati motivi. L'allarme è alto in particolare nelle province di Bologna, con 455 nuovi casi, ma anche a Modena (379) e Rimini (289).




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