Il segretario del Pd Enrico Letta definisce "irreversibile" la rottura con il M5s, parla di 'suicidio collettivo' per la caduta di Draghi e rilancia l'idea di un fronte progressista aperto. Conte lo definisce 'arrogante' mentre Meloni denuncia: con la campagna elettorale "è ripartita la macchina del fango", e il motivo è che "sono consapevoli dell'imminente sconfitta". Calenda presenta le linee guida di un patto "atlantista ed europeista" con gli elettori in cui, dice, il Pd non può non riconoscersi.
Il segretario di Stato francese agli Affari europei, Laurence Boone, intervistata dal quotidiano Libération dice che "l'addio di Draghi aggiunge instabilità a una situazione già tesa".