Logo San Marino RTV

Maltempo, in Emilia-Romagna fiumi sotto l'allerta rossa

A Firenze l'Arno sfiora i livelli di guardia, evacuazioni e scuole chiuse in tutta la regione

15 mar 2025
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Un'ondata di maltempo ha colpito duramente la Toscana e l'Emilia-Romagna. A Firenze l’Arno ha raggiunto i 4,05 metri agli Uffizi. Le autorità hanno disposto la chiusura di scuole, musei, cinema e teatri, mentre i cittadini sono stati invitati a rimanere in casa e a evitare spostamenti non necessari. A Pontedera e Pisa il livello del fiume ha già superato la seconda soglia di guardia, aumentando il rischio di esondazioni nei territori a valle. Situazione critica anche nelle altre province toscane, con frane e allagamenti che hanno causato l’isolamento di diverse frazioni e l’evacuazione di numerosi residenti. In provincia di Pistoia, i torrenti Bure, Brana e Ombrone hanno superato i livelli di guardia, portando i sindaci a lanciare appelli alla popolazione affinché eviti scantinati e locali interrati.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha richiesto la mobilitazione della Protezione Civile nazionale, con il ministro Nello Musumeci che ha firmato il decreto di stato di emergenza. Il governo ha assicurato il massimo supporto alle popolazioni colpite, mentre squadre di soccorso continuano a lavorare senza sosta per monitorare i fiumi e prestare assistenza ai cittadini in difficoltà.

Nella notte tutti i fiumi, in Emilia-Romagna, sono ritornati sotto la soglia rossa, compreso il Lamone che nel tardo pomeriggio di ieri aveva messo in allarme soprattutto Faenza. I colmi di piena sono transitati nella notte anche nella zona più a valle e al momento tutti i livelli sono in netto calo. L'allerta rimane rossa anche per oggi su un'ampia zona della regione, nel Ravennate sono chiuse le scuole e sono chiusi i centri di aggregazione. Non c'è il timore di nuove piene, ma gli argini dei fiumi saranno comunque monitorati. Come avvenuto in occasione dei precedenti eventi meteo estremi, i giorni successivi rischiano di essere più critici per le zone montane e collinari, dove possono esserci frane e smottamenti. Anche in questi casi la situazione è monitorata.





Riproduzione riservata ©