Si sofferma su più di un dossier il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, durante la visita in Cina: economia, diplomazia, guerra. Prima di tutto i rapporti bilaterali. I due Paesi, afferma Mattarella, sono uniti da “un rapporto solido e maturo, capace di superare le increspature che le vicende di ogni tempo comportano”.
Poi i temi economici: capitolo di peso, visti i numeri dell'interscambio che, in sei anni, dal 2016 al 2022 sono raddoppiati passando da 38 a 74 miliardi. Flussi commerciali “ancora al di sotto del potenziale”, puntualizza Mattarella che invita a far crescere gli stessi ma con un riequilibrio nello sviluppo dei rapporti. Stessa cosa per gli investimenti.
Dal Presidente della Repubblica l'appello a rimuovere le barriere che ostacolano l'accesso al mercato cinese di prodotti italiani d'eccellenza. Allargando la prospettiva all'Europa “nessuno immagina una stagione di protezionismo”, aggiunge, invocando un dialogo tra Ue e Cina in ambito politico-strategico e l'impegno di Pechino per arrivare a una pace in Ucraina.