Un colloquio a tutto campo, “cordiale e costruttivo”, assicura il Quirinale, tra il capo dello Stato e la presidente del Consiglio, al termine del Consiglio supremo di difesa, anche se sullo sfondo c'erano le tensioni tra governo e magistratura. La riforma della giustizia attende il via libera del presidente Mattarella per l'invio alle Camere, che certo ci sarà, perché poi spetterà al Parlamento affrontare i nodi e solo al termine il Quirinale sarà chiamato ad una nuova verifica prima della promulgazione. Sul concorso esterno in associazione mafiosa, che il Guardasigilli Nordio vorrebbe rimodulare, è intervenuto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano, per dire che non è un tema in discussione. Il presidente della Repubblica comunque è attento ai rapporti coi giudici, essendo anche a capo del Consiglio superiore della magistratura, e certo si assicurerà che gli strappi col governo potranno essere ricuciti. Giorgia Meloni potrebbe anche averlo rassicurato sulla tenuta del governo, per passare una estate tranquilla, nonostante i casi Santanché, Delmastro e La Russa, con le opposizioni che incalzano. Dalla festa dell'unità di Roma, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein torna a insistere, oltre che sulle dimissioni della ministra al Turismo, anche sul salario minimo. Il salario minimo non convince la maggioranza, ma intanto una delibera dell'ufficio di presidenza di Montecitorio ha stabilito che ai presidenti dei gruppi parlamentari verrà corrisposta dalla Camera una indennità aggiuntiva, come quella già erogata ai presidenti di commissione, pari ad oltre 2.200 euro lordi al mese. A favore maggioranza e M5S, mentre Pd, Alleanza Verdi-Sinistra e Italia Viva si sono astenuti.
Nel video l'intervista a Elly Schlein, segretaria Partito Democratico