Caritas: calano gli immigrati ed aumentano le persone sole. Presentato il rapporto in occasione della Giornata mondiale sulle povertà
64.300, di cui 20mila minori, le persone aiutate dalle Caritas diocesane e parrocchiali dell'Emilia Romagna. Dai dati, raccolti nei 15 Centri di ascolto diocesani del territorio nel 2017 e nei primi sei mesi del 2018, emerge il calo degli immigrati e l'aumento delle persone sole, perlopiù uomini tra i 50 e i 60 anni, che hanno visto fallire i propri rapporti coniugali o ai quali sono morti i genitori; diversi sono finiti a vivere in strada, anche perché l’Emilia-Romagna è tra le regioni con gli affitti più alti di Italia. Anche per questo il rapporto si chiama “Coraggio, Alzati”, per tentare un'empatia che i numeri possono smorzare. Tornando ai dati, complessivamente le persone che si rivolgono ai centri diminuiscono: anche per via del calo degli immigrati incontrati (da oltre 11.300 nel 2015 a poco più di 9.800 nel 2017) diversi si sono spostati in altre città di Europa, altri sono tornati in patria, altri non sono proprio arrivati sul suolo italiano (considerando la diminuzione dell’80% degli arrivi). Il rischio di povertà ed esclusione sociale in regione al 16,1% nel 2016 (dal 13,3% del 2007). I poveri assoluti sono a 65 mila, il 3,3%. Diverse Caritas, tra cui quella di Rimini, hanno creato Fondi per il Lavoro, progetti specifici per l’orientamento ed il reinserimento, che sono una risposta importante ma non bastano. Altri due dati significativi: l'aumento dei richiedenti asilo, il 30,2% di tutti gli immigrati incontrati dalle Caritas nel 2017, e quello di immigrati in Italia da più di 20 anni. Si rivolgono alla Caritas perché hanno perso il lavoro e non riescono a ritrovarlo, hanno bambini nati in Italia e non riescono ad affrontare la quotidianità.
64.300, di cui 20mila minori, le persone aiutate dalle Caritas diocesane e parrocchiali dell'Emilia Romagna. Dai dati, raccolti nei 15 Centri di ascolto diocesani del territorio nel 2017 e nei primi sei mesi del 2018, emerge il calo degli immigrati e l'aumento delle persone sole, perlopiù uomini tra i 50 e i 60 anni, che hanno visto fallire i propri rapporti coniugali o ai quali sono morti i genitori; diversi sono finiti a vivere in strada, anche perché l’Emilia-Romagna è tra le regioni con gli affitti più alti di Italia. Anche per questo il rapporto si chiama “Coraggio, Alzati”, per tentare un'empatia che i numeri possono smorzare. Tornando ai dati, complessivamente le persone che si rivolgono ai centri diminuiscono: anche per via del calo degli immigrati incontrati (da oltre 11.300 nel 2015 a poco più di 9.800 nel 2017) diversi si sono spostati in altre città di Europa, altri sono tornati in patria, altri non sono proprio arrivati sul suolo italiano (considerando la diminuzione dell’80% degli arrivi). Il rischio di povertà ed esclusione sociale in regione al 16,1% nel 2016 (dal 13,3% del 2007). I poveri assoluti sono a 65 mila, il 3,3%. Diverse Caritas, tra cui quella di Rimini, hanno creato Fondi per il Lavoro, progetti specifici per l’orientamento ed il reinserimento, che sono una risposta importante ma non bastano. Altri due dati significativi: l'aumento dei richiedenti asilo, il 30,2% di tutti gli immigrati incontrati dalle Caritas nel 2017, e quello di immigrati in Italia da più di 20 anni. Si rivolgono alla Caritas perché hanno perso il lavoro e non riescono a ritrovarlo, hanno bambini nati in Italia e non riescono ad affrontare la quotidianità.
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