Potrebbe essere il 30 giugno il giorno della verità per il Mes: per quel giorno infatti è programmato il voto dell'Aula di Montecitorio sulla ratifica del Fondo salva-Stati, pensato nel 2012 come fondo europeo per la stabilità finanziaria della zona euro.
Le istituzioni europee e i mercati sono in pressing per l'adesione dell'Italia al Meccanismo europeo di stabilità, che non ne implica automaticamente l'utilizzo, anche se Lega e Fratelli d'Italia in campagna elettorale hanno sempre espresso la loro contrarietà, paventando il rischio di un “commissariamento” tipo Grecia. Finora la maggioranza ha adottato la politica del rinvio, arrivando a disertare la votazione in commissione, a Montecitorio, che ha spianato la strada ad un testo messo a punto dal Pd. L'opposizione rimarca le contraddizioni in seno al Centrodestra, la maggioranza invece getta acqua sul fuoco.
Le tensioni potrebbero non finire qui: martedì in Consiglio dei Ministri dovrebbe esserci la nomina del Commissario straordinario per la ricostruzione nelle zone colpite dall'alluvione del 16 maggio: Meloni e Salvini stentano a trovare una intesa su un nome, per ora li unisce solo il no a Bonaccini.
E, come se non bastasse, nelle ultime ore si aggiunge il caso del Ministro Daniela Santanchè, che ha smentito le accuse di illecito lanciate dalla trasmissione Report ad alcune sue aziende; la Lega invita il ministro a chiarire in aula, mentre le opposizioni invocano dimissioni immediate.
Antonello De Fortuna
Nel servizio le dichiarazioni del ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone e del Senatore PD Francesco Boccia