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Minacciata con una pistola e violentata due volte: 23enne denuncia abusi in un hotel di Rimini

La giovane ha raccontato di essere stata costretta a subire violenze da un 27enne albanese - anche davanti alla figlioletta di pochi mesi -, ora indagato per stupro e minacce aggravate.

19 mar 2025
Il tribunale di rimini
Il tribunale di rimini

Una terribile vicenda di violenza sessuale è emersa a Rimini, dove una giovane donna di 23 anni ha denunciato di essere stata stuprata due volte, a ridosso di Capodanno, in un hotel della città. L’uomo accusato degli abusi è un 27enne di origine albanese, attualmente indagato.

Secondo il racconto della vittima, la ragazza, insieme al compagno e alla loro bambina di pochi mesi, risiedeva temporaneamente in una struttura alberghiera. Qui - racconta la stampa locale - avrebbe fatto la conoscenza dell’indagato, che frequentava l’hotel per via della presenza di alcuni suoi parenti tra gli ospiti. Il primo episodio si sarebbe verificato il 27 dicembre, quando il 27enne avrebbe attirato la giovane in una stanza temporaneamente libera - quella occupata dai suoi parenti - e l'avrebbe minacciata con una pistola alla tempia prima di spingerla sul letto per poi abusare di lei. Terminata la violenza, l’uomo l’avrebbe minacciata: "Se parli, ucciderò te, il tuo compagno e tua figlia."

Sconvolta e terrorizzata, la 23enne non avrebbe trovato il coraggio di denunciare subito l’accaduto. Tuttavia, il giorno seguente, l’uomo l’avrebbe nuovamente avvicinata nella hall dell’hotel mentre teneva in braccio la bambina. Approfittando del momento, l’avrebbe trascinata di nuovo nella stessa stanza e costretta a un rapporto orale, minacciandola ancora: "Se stai zitta, ti darò i documenti per restare in Italia e dei soldi."

La giovane ha raccontato che il 30 dicembre l’uomo avrebbe tentato un ulteriore abuso, ma questa volta la presenza del compagno ha impedito che potesse agire. Alla fine, sopraffatta dalla paura e dal peso della situazione, la ragazza è crollata e ha confessato tutto al fidanzato. Il 2 gennaio, entrambi si sono recati alla Polizia Municipale di Rimini per sporgere denuncia. Grazie a un book fotografico la giovane ha riconosciuto l’aggressore, già noto alle forze dell’ordine. L’inchiesta ha portato all’incidente probatorio tenutosi lunedì davanti al gip Raffaele Deflorio, durante il quale la 23enne ha confermato le accuse e identificato il presunto violentatore. Il 27enne è ora formalmente indagato per violenza sessuale e minacce aggravate.






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