Emergenza in mare: moria di vongole nelle acque di Rimini, Ravenna e Porto Garibaldi. Il fenomeno è avvenuto lo scorso settembre ma le ripercussioni sono evidenti ancora adesso, colpendo gran parte dell'intero stock. La struttura oceanografica Daphne indaga sulle cause e dichiara di non doverle ricercare negli apporti di sostanze inquinanti nelle acque del mare, ma piuttosto nella anossia, carenza di ossigeno, che ha spinto l'allontanamento dalla zona alla ricerca di condizioni migliori o, spesso, alla morte.
Interviene l'Assessore regionale all'Agricoltura, Caccia e Pesca, Alessio Mammi, rivolgendosi alla ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, “Il nostro impegno è massimo, ma non basta” e richiede l'attivazione del Fondo di solidarietà nazionale per la pesca e l'acquacoltura. Ne risentirono, inizialmente, le imbarcazioni di Consorzi di Ravenna e nel riminese. Ma, per effetto della risalita dell'acqua marina e del cuneo salino, il fenomeno si è successivamente espanso fino a colpire Porto Garibaldi, in provincia di Ferrara.