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Naufragio a Cutro: il Mediterraneo torna ad essere un cimitero di migranti

Almeno 64 morti e decine di dispersi, tra loro molti bambini. È il bilancio ancora parziale dell’ennesima tragedia del mare avvenuta ieri sulle coste calabresi

27 feb 2023

Piccoli gesti di cordoglio, di pietà, da parte della popolazione locale; mentre il mare – indifferente - continua a restituire corpi. Ancora dozzine i dispersi; le ricerche proseguono, ma è chiaro – ormai – come non vi sia più alcuna possibilità di ritrovare qualcuno in vita, nelle gelide acque di Cutro. C'è chi dice fossero in 250 su quel barcone, partito 4 giorni fa dalla Turchia. Gente in fuga da Iraq, Iran, Afghanistan, Siria. Il sogno di rifarsi una vita in luoghi di pace; spezzato – insieme al caicco - sugli scogli antistanti la spiaggia di “Steccato”, nel Crotonese. La salvezza ad appena un centinaio di metri. Solo un'ottantina, però, i superstiti. Uomini, soprattutto; chi sapeva nuotare. E toglie il fiato sapere che tra le vittime vi siano tanti bambini, anche un piccolo di pochi mesi. Ma “la disperazione – ha dichiarato il Ministro dell'Interno Piantedosi - non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo la vita dei propri figli”. “Uno schiaffo sul volto delle vittime”; questo il duro commento del direttore dei programmi di Medici Senza Frontiere Italia. “Stucchevole” - ha aggiunto – la “retorica della lotta ai trafficanti per ridurre le tragedie”. Due persone sarebbero state intanto fermate con l'accusa di essere scafisti; si aggiungono al soggetto di nazionalità turca già bloccato ieri. Inevitabili le polemiche politiche; perché la gestione dei fenomeni migratori ed il dossier ONG restano temi estremamente sensibili. Dalla Premier Meloni, ieri, l'invito a non speculare sui morti. Il Procuratore della Repubblica di Crotone precisa intanto come le indagini siano sul naufragio, non sui soccorsi. Vasta l'eco internazionale di questa tragedia. “Abbiamo bisogno di percorsi sicuri, ordinati e legali per migranti e rifugiati”, ha dichiarato dal canto suo il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres.





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