Prosegue dopo la riunione del Consiglio dei ministri il lavoro sulla bozza del dpcm con le misure che saranno in vigore dal 4 dicembre. In Cdm, a quanto si apprende, si è a lungo dibattuto delle misure, illustrate dal premier Giuseppe Conte. L'impianto sarebbe nella sostanza confermato, rispetto a quanto illustrato dal ministro Roberto Speranza in Parlamento, ma nel dettaglio delle misure si starebbe rivedendo la bozza. In nottata il testo è stato inviato ai presidenti di Regione, perché facciano le loro valutazioni, in vista di un nuovo confronto con il governo prima della firma.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato invece ieri in tarda serata il decreto legge sugli spostamenti che conferma la stretta del governo sulle festività varato ieri dal Consiglio dei ministri. Il testo prevede Natale e Capodanno "blindati" dentro i confini comunali e, dal 21 dicembre al 6 gennaio, blocco degli spostamenti tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case. Si conferma così la stretta del governo italiano sulle festività, per fare scudo a una possibile terza ondata.
In consiglio dei ministri, dopo un'animata discussione, si è scelto anche di confermare, con il prossimo dpcm lo stop alle lezioni in presenza alle superiori in Italia fino al 7 gennaio, quando dovrebbero tornare in classe tutti gli studenti. Lo scontro maggiore è però sugli spostamenti e si annuncia già rovente il confronto delle prossime ore con le Regioni: Pd-M5s-Leu tengono la linea dura. La curva si abbassa e venerdì il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base del monitoraggio settimanale, firmerà le nuove ordinanze che da domenica potrebbero rendere più "gialla" l'Italia, facendo passare alcune Regioni da zona rossa ad arancione e altre da arancione a gialla. Ma la cautela resta massima.