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Omicidio Misano: lite tra vicini, 50enne ucciso con un bilanciere d'acciaio

La procura di Rimini non ha, al momento, contestato la premeditazione

12 gen 2022

La procura di Rimini non ha, al momento, contestato la premeditazione per l'omicidio di Nicola Donadio, avvenuto all'alba a Misano Adriatico (Rimini) per il quale è stato arrestato Edi Zegarac, 54 anni originario della Slovenia, ma cittadino italiano. Donadio, che lavorava per un'azienda fornitrice di Hera, sarebbe stato atteso al rientro dal lavoro questa mattina all'alba. Zegarac lo avrebbe seguito in casa per parlare, finendo invece per colpirlo alla testa con un bilanciere da palestra. "E' stato Edi. E' stato lui". Con un filo di voce, prima di perdere i sensi, il 50 enne, originario di Potenza, quattro figli e una ex moglie, ha avuto la forza di dire ai carabinieri il nome del suo assassino. 



Disteso a terra in un lago di sangue, mentre il suo killer si nascondeva in bagno, ha indicato la porta e ha fatto il nome. Poi è spirato, mentre un militare tentava con un massaggio cardiaco di salvarlo in attesa dell'arrivo del 118. Edi Zegarac, poi reo confesso, quando ha riaperto la porta del bagno in lacrime, è stato arrestato in flagranza con l'accusa di omicidio volontario. Un'indagine lampo, per i carabinieri di Riccione che questa mattina all'alba, poco prima delle 6.30 si sono trovati davanti alla scena del tragico epilogo di anni di dissapori tra vicini di casa. I due uomini da tempo litigavano per banalità come una fioriera spostata, qualche intralcio sul vialetto di casa o i panni stesi ad asciugare.  





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