Il quadro investigativo dell'omicidio di Pierina Paganelli, a Rimini, rimane complesso. L'Ansa aggiunge un altro elemento che coinvolge la figura del figlio della donna di 78 anni uccisa la notte del 3 ottobre scorso nel garage del condominio di via del Ciclamino con 29 coltellate.
Giuliano Saponi, pochi giorni prima che rimanesse vittima di un pirata della strada, sarebbe stato sollevato ad aprile dalla carica di "servitore di ministero" dei testimoni di Geova. Secondo quanto emerso dalle testimonianze raccolte dalla squadra mobile di Rimini, e ricostruite dall'Ansa, sarebbe stata la moglie Manuela Bianchi a relazionare su alcuni comportamenti di Giuliano contro la famiglia, con conseguente reprimenda e perdita dell'incarico.
Un evento che potrebbe aver esasperato i dissidi tra la nuora Manuela e la suocera Pierina e finito per complicare i già difficili rapporti familiari. Il clima teso tra i coniugi Giuliano e Manuela, non era un mistero neanche per i vicini di casa, Louis Dassilva, senegalese 34enne col quale la nuora avrebbe avuto una relazione, e la moglie Valeria Bartolucci.
Proprio la Bartolucci, oggi alle 10, è tornata in Questura dopo l'interrogatorio di ieri terminato col sequestro di abiti e scarpe da ginnastica del marito Louis. Un'acquisizione che ad un mese di distanza dall'omicidio si sarebbe resa necessaria perché il senegalese non avrebbe consegnato alla polizia scientifica gli abiti che indossava il giorno dell'omicidio, ma altri vestiti. Se si sia trattato di una svista o di un atto volontario sarà appurato in successivi interrogatori.