David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale degli Ordine degli psicologi, durante l'audizione in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati sul Recovery plan, ha parlato di “livelli di malessere e disagio psicologico mai visti in precedenza”. Tali da costituire – ha proseguito - “un concreto e primario problema non solo per la salute ma per la ripresa sociale”. Per questo motivo, per gli psicologi, tutto il sistema pubblico - sanità, scuola, welfare – deve essere in grado di attrezzarsi di “competenze psicologiche per limitare il disagio e potenziare le abilità di vita, il capitale umano, dentro gli scenari del post-pandemia".
Da qui una serie di proposte da inserire nel Piano nazionale - che vanno dall'introduzione dei voucher psicologici per le persone e le imprese al contrasto della povertà educativa - ricordando inoltre il sottodimensionamento dei professionisti in questo campo nel Sistema sanitario nazionale. Che conta – ha concluso - “uno psicologo ogni 12mila abitanti, a fronte di una media dei principali Paesi europei di uno psicologo ogni 2.500 abitanti”; questo significa che oggi “l'80% dei bisogni psicologici fondamentali degli italiani non sono soddisfatti dal nostro sistema, e questo penalizza la salute ma anche lo sviluppo".