Il romagnolo, per dirla con Paolo Cevoli, deve essere un po' “pataca”. Non lo fa di proposito: è senz'altro questione di DNA. Ed è così che a un incrocio di Cesena, in direzione del quartiere di San Mauro in Valle, è comparso uno striscione legato ai pali della segnaletica con scritto, mischiando italiano e dialetto: “Non chiamateci angeli del fango ma chi burdel de paciug”, ossia i ragazzi del paciugo, poltiglia indistinta, proprio come il fango.
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