La Polizia Postale ha arrestato 28 persone in flagranza di reato e denunciato altre 28, in 38 province italiane, per la detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico. L'operazione è stata diretta dalla Procura della repubblica di Venezia. Gli indagati hanno tra i 16 e 73 anni.
Nel corso dell'indagine, condotta per oltre sei mesi dagli agenti sotto copertura su una piattaforma di messaggistica, sono stati monitorati circa 130 spazi virtuali, all'interno dei quali erano presenti utenti di tutto il mondo che scambiavano migliaia di foto e video di abusi su minori. Gli "undercover" veneti hanno richiesto e ottenuto 59 decreti di perquisizione personale e informatica nei confronti di altrettanti utenti italiani, appartenenti dalla 'community' internazionale di pedofili.
Nel riminese sono scattati gli arresti nei confronti di un 49enne italiano e un 38enne di origini tunisine. Gli arresti sono già stati convalidati dalla gip Raffaella Ceccarelli, che ha confermato la misura della detenzione cautelare in carcere. A entrambi sono stati inoltre sequestrati i dispositivi informatici in loro possesso: telefonini e computer.
Altre centinaia di utenti esteri, sia europei che extraeuropei, sono stati segnalati agli Stati interessati. Nelle perquisizioni sono stati sequestrati numerosi dispositivi informatici con decine di migliaia di file pedopornografici, che saranno oggetto di ulteriori analisi per individuare eventuali altri utenti.