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Pnrr: entro il 30 aprile l'Italia dovrà presentare un piano credibile ai partner europei

la corrispondenza di Antonello De Fortuna

31 mar 2023
La corrispondenza di Antonello De Fortuna
La corrispondenza di Antonello De Fortuna

Non si tratta solo di aggiornare alcuni progetti, il problema non è la terza rata -19 miliardi di euro - il cui pagamento è sotto il giudizio di Bruxelles: il cuore della questione Pnrr è che l'Italia ha un mese di tempo per fare il punto delle cose fatte, anzi di quelle non fatte, e chiedere all'Unione Europea una sostanziale modifica del piano. L'idea del governo è quella, per non perdere finanziamenti, di spostare la copertura finanziaria dei progetti più in ritardo sui Fondi di coesione, che richiedono la realizzazione entro il 2029 e far rientrare nel Next Generation Eu le opere la cui messa a terra è prevista entro il giugno 2026.

L'Italia, che ha ottenuto la maggiore quantità di fondi, ma storicamente ha anche la minore capacità di sperderli presto e bene, accusa la crisi innescata dalla guerra in Ucraina. Tra accuse incrociate e appelli alla ragionevolezza la politica si divide, ma lo scaricabarile - che già ha suscitato le ire dell'ex premier Draghi - può essere molto controproducente: il Presidente della Repubblica Mattarella ha chiesto “di mettersi alla stanga”, entro il 30 aprile Roma dovrà presentare un piano credibile ai partner europei, per non incappare in un fallimento che l'Italia non può permettersi.

Antonello De Fortuna




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