10 domande per un confronto a tutto campo. A rispondere la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, interrogata da quasi tutti i leader di opposizione, ma anche dalla maggioranza, durante il premier time alla Camera. Dalla segretaria del Pd Elly Schlein l'attacco sulla sanità: “E' allo stremo, sblocchi il tetto di spesa sulle assunzioni di personale sanitario”. La replica pungente: “E' un nostro obiettivo, anche se ci chiedete di risolvere problemi creati da voi”. E poi al leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che la interroga sul Patto di Stabilità, definendola un Re Mida al contrario, Meloni risponde: “Nonostante la pessima eredità abbiamo portato a casa un buon compromesso”.
Sul capitolo Fiat, nuovi strali su Stellantis, la cui nascita – afferma la Meloni – cela un'acquisizione francese”. E poi: “Vogliamo tornare a produrre un milione di veicoli l'anno con chi vuole investire davvero sulla storica eccellenza italiana”. Sulle privatizzazioni la promessa: “Non svenderemo. Lavoriamo a un piano di razionalizzazione delle partecipazioni dello Stato, dalle quali sono attesi 20 miliardi in tre anni. Obiettivo ambizioso, ma alla portata”.
E sugli indennizzi ai familiari delle stragi nazi-fasciste promette: “Sono doverosi, nessun intento dilatatorio del governo”. Lo sguardo si allarga anche al Medio Oriente: “Non condivido la posizione di Netanyahu – afferma la Meloni –, la Palestina ha diritto a uno Stato".
E intanto spunta la bozza di uno dei sette emendamenti che Fratelli d'Italia vorrebbe proporre a Forza Italia e Lega per modificare la riforma del premierato. Riguarda la norma anti ribaltoni e prevede che la staffetta tra premier possa avvenire solo nei casi di impedimento permanente, morte, dimissioni volontarie o decadenza. Se sfiduciato da una delle Camere – si legge poi –, il capo del governo si deve dimette entro sette giorni o propone lo scioglimento delle Camere al presidente della Repubblica.