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Premierato, Tajani: "Le riforme sono fatte per tutelare i cittadini, nessun clima avvelenato"

Ieri le contestazioni alla ministra Roccella, oggi Papa Francesco agli Stati generali della natalità

di Francesca Biliotti
10 mag 2024

“Sono per il diritto al dissenso, ma garantire la libertà di parola credo sia un diritto non negoziabile”. Così la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, ieri contestata agli Stati generali della natalità, tanto da decidere di non parlare. Oggi era il giorno di Papa Francesco: il calo della natalità deve essere affrontato con lungimiranza, ha detto, urgono politiche efficaci, come liberare i giovani dalla zavorra della precarietà. “Gli anticoncezionali – ha poi detto – danno reddito ma impediscono la vita”.

Maggioranza e opposizione discutono animatamente sul premierato: incerti i tempi sul voto parlamentare, il Pd ha già annunciato una manifestazione di piazza in proposito il 2 giugno, ma Giorgia Meloni ha prenotato piazza del Popolo a Roma ventiquattr'ore prima. Il ministro degli Esteri Tajani, riferendosi alla manifestazione di Schlein, ha commentato: “Ognuno manifesti come vuole, basta che non ci sia violenza”, e respinge l'ipotesi di clima avvelenato. In realtà la riforma tocca eccome i poteri del presidente della Repubblica, che non potrebbe più conferire incarichi di governo ad altri se non alla maggioranza vincitrice, oltre a non nominare più i senatori a vita.

Nel video l'intervista a Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri





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