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Pressing dell'Europa sui produttori di vaccini: "Abbiamo speso miliardi, ora onorate gli impegni presi"

Emilia Romagna approva risoluzione: subito anti-Covid a personale scolastico, disabili e a chi assiste anziani e persone fragili

di Francesca Biliotti
26 gen 2021
dalla corrispondente Francesca Biliotti
dalla corrispondente Francesca Biliotti

I ritardi sulla consegna dei vaccini fanno discutere, non solo in Italia: presa di posizione anche dall'Europa. L'Europa pressa i produttori di vaccini, “Abbiamo investito miliardi per il bene comune – ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen – ora voi dovete onorare gli impegni presi”, ed annuncia anche un meccanismo di trasparenza sulle esportazioni dei vaccini. Intanto il cda di Invitalia, il cui amministratore delegato è Domenico Arcuri, attuale commissario per l'emergenza, approva il contratto di sviluppo presentato da Reithera che finanzia un investimento industriale e di ricerca da 81 milioni di euro. Se i test di sicurezza ed efficacia sul vaccino Reithera andranno a buon fine, la fase 2 e la fase 3 si concluderanno a giugno.

Novità anche su AstraZeneca, secondo gli scienziati del Regno Unito si sta rivelando efficace sulle persone di tutte le fasce di età, e non solo sugli under 55 come si pensava in un primo momento. L'incremento sui casi totali è di 10.593. C'è un calo contenuto di terapie intensive (2.372, -49) e ricoverati Covid (21.355, -69), ma i decessi tornano a salire, 541 in un giorno, col totale che supera gli 86mila (86.422). In commissione Sanità l'Emilia Romagna approva una risoluzione che chiede vaccini subito a personale scolastico, disabili, a chi assiste anziani e persone fragili. In Regione sono meno di mille le nuove positività (993, su 24.641 tamponi), con le terapie intensive (220, -2) e i ricoverati per Covid (2.293, -129) in calo. 75 i decessi, nessuno a Rimini, dove i casi in più sono 145 (67 sintomatici).

Nel Regno Unito sfondata la soglia dei 100mila morti per Covid, primo Paese in Europa; la Germania valuta la riduzione quasi a zero della circolazione aerea, come sta facendo Israele, a causa delle numerose mutazioni del virus. Il neo presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha invece alzato l'asticella della campagna di vaccinazioni, prevedendo nei primi 100 giorni della sua presidenza 150 milioni di dosi inoculate, ossia un milione e mezzo al giorno. Finora sono stati vaccinati oltre 19 milioni di cittadini.


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