Una rapina da manuale, dietro la quale si sospetta l’azione di una banda ben organizzata. Gli agenti della squadra mobile di Rimini, guidati dal commissario capo Marco Masia, sono al lavoro per risalire agli autori del colpo avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì in via Benedetto Coda, vicino al centro storico.
Nel cuore della notte, quattro uomini con passamontagna, vestiti di scuro e con guanti, sono entrati nella villetta di una famiglia composta da due coniugi e la loro figlia, dopo aver forzato una portafinestra con un trapano elettrico. I malviventi hanno sequestrato i residenti senza usare violenza, spiegando di essere interessati solo ai gioielli. La famiglia è stata chiusa a chiave in una stanza mentre la banda smurava la cassaforte, contenente denaro, oro e gioielli per un valore stimato intorno ai 20mila euro, come riportano i quotidiani locali.
La cassaforte è stata ritrovata completamente sventrata in un’auto abbandonata e data alle fiamme a Sant’Ermete, lungo la ciclabile del fiume Marecchia. Gli investigatori stanno indagando, anche grazie alla testimonianza delle vittime, ancora sotto choc ma fortunatamente incolumi.
Negli ultimi tempi, furti simili sono stati registrati nella provincia di Rimini, con casseforti smurate e abbandonate in luoghi isolati. Tuttavia, in questo caso, i rapinatori non si sono fatti intimidire dalla presenza dei residenti, agendo con precisione e senza lasciare nulla al caso.