Tre persone, arrestate, sarebbero coinvolte in una sorta di mercato parallelo di carburante a Ravenna. È quanto scoperto dalla Guardia di Finanza che ha sequestrato un distributore, autocisterne e 140mila euro in contanti.
Nel dettaglio gli uomini delle Fiamme Gialle e funzionari dell'Ufficio delle Dogane-Adm hanno dato corso a un'operazione che ha permesso di smascherare un gruppo criminale dedito al furto di carburante da un deposito ravennate e alla sua commercializzazione attraverso canali non ufficiali. Dalle indagini è emerso come attraverso l'elusione dei presidi di controllo interno del deposito, i protagonisti della vicenda riuscissero a rifornire le autocisterne di un quantitativo di carburante maggiore rispetto a quello dichiarato nei documenti fiscali, alterando anche i sistemi di misurazione del peso del mezzo. Questo, condotto da un trasportatore compiacente, giungeva poi presso i distributori stradali che potevano vendere il carburante in completa evasione di imposta, poiché sottratto anche all'accisa.
Di rilievo l'entità dei profitti ottenuti. Dalle perquisizioni domiciliari eseguite sono stati reperiti oltre 140mila in contanti e si stima un giro d'affari che, se protratto nel tempo, avrebbe fruttato introiti milionari. Alla luce di quanto emerso tre persone - ora indagate - sono stati arrestate e si è proceduto al sequestro dei 4mila litri di carburante trafugati nella mattinata, delle autocisterne utilizzate e di un distributore stradale, nei cui confronti sono stati svolti ulteriori riscontri tecnici.