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Reddito, denunciati 30 commercianti di auto usate, per GdF evasione fiscale di quattro milioni

30 mar 2023
@GdF Ravenna
@GdF Ravenna

La Guardia di Finanza di Ravenna ha contestato un'evasione fiscale da oltre quattro milioni di euro di reddito non denunciati, a 30 commercianti di auto usate di origine romena i quali peraltro percepivano il reddito di cittadinanza. L'operazione, battezzata 'cars & benefits', è scattata nel 2021 e si è conclusa nei giorni scorsi. Secondo la Gdf, dal 2017 i diretti interessati, pur avendo comprato e rivenduto nella provincia ravennate diverse centinaia di autovetture, non avrebbero presentato dichiarazione fiscale o hanno dichiarato redditi di gran lunga inferiori al reale.

Le verifiche erano partite su diversi commercianti di auto usate i quali, pur essendo titolari di partita Iva, in gran parte eludevano sistematicamente gli obblighi contabili e fiscali e allo stesso tempo percepivano il reddito di cittadinanza. L'incrocio dei dati per ricostruire l'effettiva situazione reddituale dei 30 nuclei familiari controllati, composti in totale da 49 persone, ha restituito una situazione completamente difforme da quella autocertificata al momento della presentazione dell'istanza di sussidio. I finanzieri sono poi andati a verificare, in collaborazione con il Pra, il numero e il valore delle auto usate comprate e rivendute: è emerso che i guadagni erano incompatibili con il sussidio pubblico.

Tutti sono stati perciò segnalati alla Procura di Ravenna per indebita percezione del reddito di cittadinanza. Allo stesso tempo sono state inviate segnalazioni all'Inps per la decadenza del beneficio e il successivo recupero delle somme, circa 300 mila euro. Ogni elargizione risulta essere stata interrotta nel luglio 2021. Da ultimo i controlli fiscali hanno portato a individuare tra i commercianti, 19 evasori totali e quattro paratotali e a constatare redditi non dichiarati per 4.149.000 di euro, Iva dovuta per circa 311 mila euro e una base imponibile ai fini Irap sottratta a tassazione pari a 1.417.000 di euro. Infine è stata richiesta all'Agenzia delle Entrate di Ravenna, la cessazione di 18 partite Iva di commercianti che risultavano averla ancora attiva sebbene non esercitassero più l'attività.





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