Neanche il tempo di archiviare le elezioni regionali di domenica, che da Palazzo Chigi arriva la convocazione per una nuova tornata elettorale, questa volta si tratta del referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari, fissato il 29 marzo: se la riforma sarà confermata dal voto popolare, i deputati saranno ridotti da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. E' la grande battaglia del M5S, uscito malissimo dalle regionali: in Calabria addirittura non avrà consiglieri eletti, perché non ha superato il quorum dell'8%. Intanto la maggioranza pensa alle prossime sfide, il capogruppo del Pd alla Camera, Delrio, chiede di cambiare i decreti sicurezza e punta su lavoro e famiglie, mentre il leader di Italia Viva Matteo Renzi vuole stilare “un'agenda riformista per il bene degli italiani” e ammonisce a “non inseguire il giustizialismo sulla prescrizione o la follia di chiedere una revoca impossibile per Autostrade”. Su quest'ultimo punto anche il presidente del Consiglio Conte ha ammesso di avere di fronte un dossier assai complicato e che sarà difficile trovare una via d'uscita in tempi brevi. “Salvini esce da grande sconfitto da questa competizione – ha aggiunto poi, attaccando il suo ex alleato di governo – perché i cittadini l'hanno intesa come referendum su di lui”. “Lavori per il Paese, non per odio verso di me”, è stata la replica di Salvini, che si è visto anche rimuovere da Facebook il video sulla famigerata citofonata ad una famiglia tunisina del Pilastro: secondo il social infatti, il video è stato rimosso per “incitamento all'odio”.
Referendum costituzionale, Italiani di nuovo al voto il 29 marzo
Si decide sul taglio dei parlamentari. Intanto Facebook rimuove, per "incitamento all'odio" il video di Salvini che citofona alla famiglia del Pilastro
28 gen 2020
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