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Riforme istituzionali, Giorgia Meloni a confronto con le opposizioni

Scetticismo su presidenzialismo e elezione diretta del presidente del Consiglio: più lontani i 5Stelle, più collaborazione da Calenda e Renzi

di Francesca Biliotti
9 mag 2023
dalla corrispondente Francesca Biliotti
dalla corrispondente Francesca Biliotti

Sono riforme improrogabili secondo Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, che ha convocato alla Camera dei Deputati le forze di opposizione per parlare di revisione istituzionale. Lei la vorrebbe ampiamente condivisa, ma andrà avanti, perché ha il mandato dagli italiani, ha detto. Coi 5Stelle percorso accidentato, non c'è condivisione, ha detto Giuseppe Conte, che auspica soluzioni sensate che garantiscano maggiore stabilità. Sulla proposta di istituire una commissione di dialogo ad hoc Meloni è possibilista, “Credo si possa dialogare su tutto – ha detto la presidente – purché non ci siano intenti dilatori”. Scettici sul presidenzialismo anche il gruppo per le Autonomie al Senato, mentre più aperti Azione e Italia Viva, che si sono presentati insieme nonostante le diatribe delle ultime settimane. “Per la presidente Meloni stabilità equivale all'elezione diretta di qualcuno – ha commentato Riccardo Magi, +Europa – per noi si possono rafforzare i poteri del capo del governo, guardando alla Costituzione tedesca. E l'ipotesi sindaco d'Italia – conclude – è una sciocchezza: ci sarebbe un dualismo pericoloso tra i presidenti del Consiglio e della Repubblica”.

Nel video l'intervento di Giuseppe Conte, presidente M5S, e l'intervista a Carlo Calenda, senatore Azione-Italia Viva





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