Si è aperto stamattina davanti al giudice monocratico del Tribunale di Rimini il processo penale nei confronti di una maestra di scuola dell'infanzia di 63 anni accusata di maltrattamenti sui bimbi. A novembre dello scorso anno il gup, rinviando a giudizio la maestra, difesa dagli avvocati Moreno Maresi e Mattia Lancini, aveva anche ammesso 16 parti civili su 26 parti offese, e aveva chiamato in causa il Comune di Rimini come responsabile civile. Oggi la difesa della maestra e del Comune di Rimini, l'avvocato Maurizio Ghinelli, si sono opposti alla costituzione di quattro delle parti civili ammesse.
I legali della donna inoltre hanno presentato un'eccezione sull'indeterminatezza del capo di imputazione chiedendone l'annullamento. Il giudice ha respinto quest'ultima eccezione e ha aggiornato il processo al 17 gennaio.
La maestra, vicina alla pensione, nel 2016 a conclusione dell'indagine dei carabinieri di Rimini coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, era stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliai. Tra le varie prove in mano agli inquirenti alcuni filmati da telecamere nascoste posizionate dai carabinieri che mostravano la donna maltrattare alcuni bambini.
I legali della donna inoltre hanno presentato un'eccezione sull'indeterminatezza del capo di imputazione chiedendone l'annullamento. Il giudice ha respinto quest'ultima eccezione e ha aggiornato il processo al 17 gennaio.
La maestra, vicina alla pensione, nel 2016 a conclusione dell'indagine dei carabinieri di Rimini coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani, era stata sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliai. Tra le varie prove in mano agli inquirenti alcuni filmati da telecamere nascoste posizionate dai carabinieri che mostravano la donna maltrattare alcuni bambini.
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