Bilancio di fine anno del comando provinciale dei Carabinieri di Rimini che mette in evidenza come “i fenomeni criminali che interessano maggiormente il territorio e che incidono sulla percezione di sicurezza dei cittadini, riguardano i cosiddetti reati di natura predatoria, al consumo delle sostanze stupefacenti, oltre a quelli che interessano le fasce deboli della popolazione”. La provincia di Rimini, in generale, da un punto di vista dell'ordine e della sicurezza pubblica, "non presenta particolari criticità".
Per quanto riguarda l'andamento dei reati predatori si registra un calo del 14,77% di tutte le tipologie di furti, che da 10.310 nel 2018, diminuiscono a poco più di 8.787. Le rapine sono diminuite del 22%, da 172 del 2018 a 133 di quest'anno e per il 49% di queste sono stati scoperti e denunciati gli autori. Le estorsioni passano da 58 episodi del 2018 a 43 di quest'anno, con il 55% dei responsabili denunciati all'Autorità Giudiziaria. Sono stati 120 gli arresti per spaccio di stupefacenti e 70 denunce in stato di libertà. Calano anche i reati sulle fasce più deboli: le violenze sessuali passano da 48 nel 2018 a 29 nel 2019; i maltrattamenti in famiglia da 24 a 19, mentre salgono quelli relativi alla stalking 13 nel 2018 e 25 nel 2019.
Rimini, Riccione, Bellaria Igea Marina e Cattolica, ossia i quattro Comuni a maggior vocazione turistica, sono quelli che registrano il maggior numero di reati (circa l'84%). In totale 527 le persone arrestate, 2.956 quelle denunciate in stato di libertà.
