Minacce al 'fidanzatino' 14enne della figlia 15enne perché contrario alla loro amicizia in quanto italiano e non musulmano.
Protagonista della vicenda - raccontano i quotidiani locali - una padre 49enne marocchino, abitante in un paese del Riminese, che non ha esitato a minacciare il ragazzino intimandogli di non uscire più con la giovane: "se ti rivedo un'altra volta con lei ti ammazzo - riportano i giornali -: non me me frega niente di andare in galera".
Parole pronunciate, lo scorso ottobre, a una fermata dell'autobus - dove sedevano la figlia e il 14enne - dopo uno dei tanti pedinamenti compiuti dall'uomo, a distanza di sei mesi da quando avrebbe giurato proprio alla figlia di essere pronto a tagliare "la gola" del ragazzo "da un orecchio all'altro" se la relazione fosse continuata. Il 14enne, spaventato, aveva raccontato tutto ai genitori che si sono rivolti ai Carabinieri. Cosa che non ha impedito al 49enne di pedinare i due giovani, fino all'episodio dello scorso ottobre alla fermata dell'autobus che ha spinto i genitori del ragazzino a seguire gli spostamenti del figlio per evitare guai. Al termine delle indagini condotte dagli uomini dell'Arma, il Gip del Tribunale di Rimini, su richiesta della Procura, ha disposto, nei confronti del 49enne, il divieto di avvicinamento al minore: dovrà stare lontano almeno 300 metri dal giovane e dai posti da lui frequentati pena l'arresto.
La famiglia del ragazzo, nonostante la misura mediterebbe di trasferirsi. Il padre della 15enne, indagato per stalking, si è difeso dicendo di non avere minacciato il minore, di avere solo espresso il proprio disappunto per una relazione tra due ragazzi ritenuti troppo giovani e di averli messi in guardia da possibili reazioni violente di uno dei suoi altri figli grandi.
Protagonista della vicenda - raccontano i quotidiani locali - una padre 49enne marocchino, abitante in un paese del Riminese, che non ha esitato a minacciare il ragazzino intimandogli di non uscire più con la giovane: "se ti rivedo un'altra volta con lei ti ammazzo - riportano i giornali -: non me me frega niente di andare in galera".
Parole pronunciate, lo scorso ottobre, a una fermata dell'autobus - dove sedevano la figlia e il 14enne - dopo uno dei tanti pedinamenti compiuti dall'uomo, a distanza di sei mesi da quando avrebbe giurato proprio alla figlia di essere pronto a tagliare "la gola" del ragazzo "da un orecchio all'altro" se la relazione fosse continuata. Il 14enne, spaventato, aveva raccontato tutto ai genitori che si sono rivolti ai Carabinieri. Cosa che non ha impedito al 49enne di pedinare i due giovani, fino all'episodio dello scorso ottobre alla fermata dell'autobus che ha spinto i genitori del ragazzino a seguire gli spostamenti del figlio per evitare guai. Al termine delle indagini condotte dagli uomini dell'Arma, il Gip del Tribunale di Rimini, su richiesta della Procura, ha disposto, nei confronti del 49enne, il divieto di avvicinamento al minore: dovrà stare lontano almeno 300 metri dal giovane e dai posti da lui frequentati pena l'arresto.
La famiglia del ragazzo, nonostante la misura mediterebbe di trasferirsi. Il padre della 15enne, indagato per stalking, si è difeso dicendo di non avere minacciato il minore, di avere solo espresso il proprio disappunto per una relazione tra due ragazzi ritenuti troppo giovani e di averli messi in guardia da possibili reazioni violente di uno dei suoi altri figli grandi.
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