C'è amarezza nelle dichiarazioni dell’assessore alla mobilità del Comune di Rimini, Roberta Frisoni, nel constatare la mancata marcia indietro del sindacato UGL. Lo sciopero dei trasporti di Start Romagna è indetto per il 14 settembre, “giornata che sappiamo tutti essere estremamente delicata perché segna l’atteso avvio del nuovo anno scolastico”, afferma Frisoni.
“Eppure si è scelto di andare allo strappo. Sappiamo che lo sciopero è stato indetto da una sola sigla sindacale e che ci sono delle fasce di garanzia che coprono l’ingresso fino alle 9 della mattina e l’uscita dalle ore 13, ma è impossibile non rendersi conto che lunedì non sarà un primo giorno di scuola come tanti. Molti istituti superiori – rileva l'assessore - inizieranno con orari provvisori, diverse classi usciranno già a metà mattinata perché scontano la mancanza delle nomine di tutti docenti, senza dimenticare che alla luce delle disposizioni anti-Covid gli istituti si stanno organizzando anche attraverso orari sperimentali per diluire gli ingressi e le uscite dalle aule favorendo così il distanziamento”.
Intanto Start Romagna, sul proprio sito internet, spiegando le ragioni dello sciopero, ribadisce che "saranno assicurati i servizi di trasporto scolastico" nel bacino di Rimini.
Il Comune di Rimini e la Provincia hanno già chiesto all’Azienda di attivarsi per garantire la regolarità dei servizi di trasporto pubblico locale anche negli orari non coperti dalle fasce di garanzia. “La responsabilità dei tantissimi autisti che andranno regolarmente al lavoro aiuterà ad affrontare la situazione - rileva Roberta Frisoni che conclude -. Resta però l’amarezza per non essere riusciti a far comprendere a chi ha proclamato lo sciopero il significato, anche simbolico, di un 14 settembre che vedrà la ripartenza di un settore, quello della scuola, su cui si costruisce il futuro del nostro Paese e che tutti dobbiamo concorrere a salvaguardare”.