Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, inquadra l'impatto del nuovo coronavirus sull'economia del turismo riminese e italiano alla luce dei dati dei primi quattro mesi dell'anno. Con questa emergenza "ci è piovuto addosso un meteorite, una cosa mai vista prima, e non è colpa di alcuno. I dati turistici dimostrano purtroppo, e meglio di ogni altro discorso, il tema e il problema che riguarda la nostra provincia e tutte le città italiane ad alta intensità turistica". Secondo il primo cittadino serve "programmazione" e che "si metta mano alla strategia complessiva per l'Emilia-Romagna e per la dorsale adriatica della regione". A giudizio del sindaco "il fare impresa, il turismo, richiedono programmazione e un'analisi reale delle vocazioni delle aree. Su Fiere, su aeroporti, su sanità occorre una strategia netta, chiara, leggibile perché non basta appellarsi alla autoregolamentazione' e alla buona volontà dei territori. Non possiamo né permetterci di sbagliare né permetterci di lasciare fare". A tale riguardo, puntualizza Gnassi, "so che il presidente Bonaccini e la Regione sono molto sensibili e stanno lavorando su questo tema, perché una politica di finanziamenti a pioggia senza obiettivi strutturali ha raggio temporale limitato. Quindi, prosegue il sindaco di Rimini, "occorre una programmazione di sistema sulla componenti strutturali, con un ruolo del privato diverso e integrato ma chiaro e robusto per stare sul mercato. Una programmazione che guarda scenari reali dei mercati nazionali e internazionali, fortemente innervata da innovazione e servizi moderni. E - conclude - non spinte territoriali locali che hanno efficacia limitatissima, se non addirittura nulla".
Rimini: virus come 'meteorite' sul turismo, Gnassi chiede strategia per Emilia-Romagna
15 giu 2020
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