Salario minimo appeso a un filo, in commissione Lavoro alla Camera la maggioranza presenta un emendamento per sopprimere totalmente l'unica proposta su cui tutte le forze di opposizione sono d'accordo, ossia chiedere una quota minima per i lavoratori, sotto la quale non poter andare, 9 euro lordi l'ora. Secondo le stime di Svimez, al sud un dipendente su quattro va invece sotto i 9 euro, per un totale di 3 milioni di persone in tutta Italia. Ma per la maggioranza non è così che si aiutano i lavoratori, “Non serve il salario minimo – dice il ministro Tajani – serve il salario ricco, perché non siamo nell'Unione Sovietica dove tutti avevano lo stesso stipendio”, e anzi per Fratelli d'Italia manca anche la copertura finanziaria. A proposito di M5S, il gruppo ha presentato mozione di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo Santanché, che verrà discussa in Senato il 26 luglio, ed è lo stesso Patuanelli ad augurarsi che “venga condivisa il più possibile”. Il ministro per gli Affari Europei Fitto invece riferirà sul Pnrr al Parlamento il primo agosto. Tra oggi e domani incontri serrati a Palazzo Chigi tra la cabina di regia e la società civile, da Confindustria a Confedilizia all'Associazione Bancaria, fino ai sindacati.
Nel video le interviste a Augusta Montaruli, deputata Fratelli d'Italia, e a Stefano Patuanelli, senatore M5S