"Sicurezza e tasse: tutto il resto viene dopo", ha detto in un'intervista a Rtl 105.5 il leader della Lega Matteo Salvini, indicando le sue priorità. Salvini ha ricordato che il decreto sicurezza "è pronto, era pronto già scorsa settimana". Quanto alle tasse, "al Paese - ha detto - serve uno choc fiscale. Dobbiamo abbassare le tasse, non tutto a tutti, però l'obiettivo c'è nel contratto di governo, il 15%, serve una cura Trump, una cura Orban, uno choc fiscale positivo per far ripartire il Paese".
"Nessun ultimatum a Di Maio" dice invece commentando il titolo di Repubblica che dice che Salvini, dopo la vittoria alle europee ora darà "30 giorni a Di Maio". "Noi ci faremo trovare pronti", ha risposto poi il leader del Carroccio alla domanda se la Lega, dopo i risultati elettorali, si prepari a governare Roma. "Io da ministro per i romani - ha aggiunto - sto cercando di fare di tutto, mandando poliziotti, telecamere, facendo direttive. Poi il giudizio sul sindaco lo danno gli elettori quando votano".
"Spero che non ci sia nessuno in Europa che mandi 'letterine'", ha aggiunto Salvini a proposito della lettera che la Ue sta per inviare all'Italia per il debito. "Adesso vediamo se arriva la letterina - ha detto ancora Salvini - e ci multano per i debiti del passato chiedendoci 3 miliardi. Vi pare che in un momento storico in cui c'è una disoccupazione giovanile del 50% in alcune regioni italiane, in cui dobbiamo assumere in fretta medici e infermieri, da Bruxelles qualcuno in nome di regole del passato ci chieda 3 miliardi di multa e a settembre 20 miliardi di aumento di tasse? Ogni mia energia sarà usata per cambiare queste regole vecchie e superate. Il voto di domenica è stato una sfiducia nei confronti dell'Europa fondata sui tagli. Ora, se vogliono, i leader si mettono al tavolo e mettono al centro il lavoro, il tasso di disoccupazione, l'economia reale rispetto allo spread e alla finanza".
Commenta il risultato anche Nicola Zingaretti. "Prima eravamo terzi, marginali e moribondi,oggi siamo il pilastro di un'alleanza che rappresenta l'alternativa". dichiara il Segretario del PD- "È una partita lunga, ma si è riaperta", prosegue e aggiunge che di fronte a "un centrodestra nuovo, più estremista e più pericoloso", i dem devono "far partire una nuova fase di sviluppo coniugandolo con l'equità e la giustizia sociale. Salvini si è radicato puntando tutto sulla domanda di giustizia. Il Pd deve offrire una ricetta diversa basata sullo stesso bisogno".
Dal M5S Luigi Di Maio ha chiarito che non gli è giunta nessuna richiesta di dimissioni durante il vertice M5s che si è tenuto al Mise. "C'è ancora tanto da fare", ha aggiunto il vicepremier che chiede un vertice di governo.