“Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia”: la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, espone la sua versione dei fatti dopo le polemiche legate alle inchieste giornalistiche di Report sulle sue società. “Sono qui per difendere il mio onore e quello di mio figlio”, afferma Santanchè con in mano il certificato dei carichi pendenti dal quale, rimarca, non risulta "alcuna annotazione".
Passa in rassegna gli elementi a sua difesa. “Faccio impresa da 25 anni – dice – e sono fiera di aver dato lavoro a tante persone”. “Non mi sono mai appropriata di nulla che non mi appartenga”, prosegue spiegando di aver fatto ricorso, nel tempo, agli “strumenti messi a disposizione di tutte le imprese dalle leggi vigenti”. Entrando nel merito delle società, per la Ki group srl la ministra afferma di aver incassato 27mila euro lordi in 3 anni. Tra 2014 e 2018 circa 100mila euro il valore lordo annuo percepito dalla capogruppo. Spiega poi di non aver mai avuto alcun controllo nel settore dell'alimentare bio e sottolinea di aver messo a disposizione il proprio patrimonio per le quattro società Visibilia, in un discorso durato quasi 40 minuti con applausi finali degli alleati. “Su di me - dice - una campagna d'odio”.
Ma se la maggioranza e il Governo fanno quadrato, dalle opposizioni c'è chi invoca le dimissioni. Dal Movimento 5 Stelle mozione di sfiducia alla ministra. In giornata il Pd di Elly Schlein aveva esortato la ministra a fare un passo indietro. Nel frattempo, non è più secretata - come riporta Ansa - l'iscrizione nel registro degli indagati alla Procura a Milano per Santanchè: aperta nei suoi confronti un'indagine per bancarotta e falso in bilancio su Visibilia.
Sul fronte politico e diplomatico, in Polonia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rafforza l'asse con i conservatori in Europa. “Vogliamo fermare l'immigrazione illegale”, afferma Meloni dopo il bilaterale con il presidente Mateusz Morawiecki. La premier ricorda l'impegno comune in difesa dell'Ucraina e, sulle migrazioni, esorta a impegnarsi nei progetti nelle aree di partenza dei migranti.