L'insegnante di sostegno non c'è e la madre di una studentessa la ritira dalla scuola. È accaduto in un istituto del Sassarese ad una giovane disabile di 19 anni. La vicenda viene raccontata dalla mamma su Facebook in alcuni post diventati virali. "Bene anche oggi F. si ritrova sola in classe a guardare i suoi compagni che fanno lezione, poiché lei non ha ancora nessuna insegnante: cosa dovutagli - scrive la donna - Pensate una ragazza, 4 ore seduta in un banco a guardare gli altri. Mi vedo costretta a ritirare F. da scuola. Sicuramente tutto ciò avrà delle conseguenze danni morali alla ragazza". Non è il primo caso: un ragazzino che frequenta le scuole medie, sempre nel Sassaresi, è stato costretto a restare a casa per la mancata nomina dell'insegnante di sostegno.
Non è tardata ad arrivare la reazione dei sindacati. "Se la situazione non dovesse cambiare, siamo pronti a proclamare uno sciopero. Non è possibile che decine di ragazzi siano costretti a restare a casa perché viene loro negata l'assistenza e quindi il diritto allo studio", annuncia il segretario generale della Cisl Fp territoriale, Paolo Dettori, che oggi ha partecipato ad un vertice in Provincia a Sassari per cercare di risolvere la situazione dell'assistenza negata. La riunione, convocata dal commissario della Provincia Pietro Fois, si è conclusa con l'impegno di fare pressing sulla Regione per sbloccare i fondi destinati ad aumentare le quote di servizio assegnate ai vari istituti scolastici. "Apprezziamo l'impegno e la disponibilità dimostrati dal commissario Pietrino Fois, e ci auguriamo che ci siano novità positive entro la prossima settimana - dice Dettori - Disponibilità che invece non abbiamo riscontrato nelle parole e nell'atteggiamento del dirigente dell'ufficio scolastico".