E' in corso l'interrogatorio di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch, nell'udienza di convalida del suo arresto. I reati contestati sono rifiuto di obbedienza, resistenza o violenza contro nave da guerra e navigazione in zone vietate. In Germania, intanto, la raccolta fondi per sostenere le spese legali a difesa della comandante ha superato il milione di euro. Il ministro degli Esteri tedesco Maas chiede la sua immediata liberazione.
Intanto, ieri più di duecento persone si sono ritrovate ieri sera al Porto di Rimini per chiedere la liberazione della Capitana di Sea-Watch 3. Un presidio organizzato da Casa Madiba. "Durante il presidio - scrive in una nota - tanti sono stati gli interventi che hanno ribadito che il diritto alla vita non si tocca e che Carola come tanti altri e tante altre stanno disobbedendo a leggi ingiuste e pericolose per combattere la violenza sessista, razzista e patriarcale che nella vicenda della Sea watch 3 ha mostrato il suo volto più feroce. Il presidio si è poi trasformato nel flash mob di ‘’Mio fratello muore in mare’’ che ha ricordato le tante vittime senza volto e senza nome delle politiche dell’odio e delle frontiere volute e costruite da chi fa profitti sulla pelle delle persone o peggio pensa che i profitti valgano di più della vita umana. Iniziativa che ha voluto mostrare una Rimini solidale e antirazzista