In Italia nuova giornata nera sul fronte dei decessi da Covid-19: gli altri indicatori però migliorano. 853 vittime in un solo giorno, ben 223 più di ieri (51.306 totali). “Un dato che non avremmo mai voluto né vedere né commentare”, dicono i professori Locatelli e Rezza in conferenza stampa, leggendolo in diretta: “E' l'immediata conseguenza – hanno spiegato – delle terapie intensive sovraccariche”. Le stesse terapie intensive che oggi aumentano solo di 6 unità rispetto a ieri (3.816, +6), e gli altri ricoveri per Covid di 120 (34.577, +120). L'incremento sui casi totali è di 23.232, dunque si conferma il trend di stabilizzazione; molto alto anche il numero dei guariti, 20.837 in più.
Il ministro della Salute intanto conferma con un'ordinanza la zona rossa per l'Alto Adige, e l'arancione per Basilicata, Liguria e Umbria, fino al 3 dicembre, quando tutti i provvedimenti scadranno e servirà anche un nuovo Dpcm. Forse non ci saranno più zone rosse a dicembre, ha detto il presidente del Consiglio Conte, ma non si possono consentire occasioni di socialità del periodo natalizio a cominciare da “vacanze indiscriminate sulla neve”. Le stesse, ha ricordato anche il professor Rezza, che a febbraio causarono tanti contagi. Le Regioni sono però in pressing e parlano di “danno irreversibile”. Il governo spagnolo ad esempio ha proposto di limitare a 6 le persone per le riunioni familiari e sociali per Natale, ed un coprifuoco dall'1 alle 6 il 24 e il 31 dicembre. In Emilia-Romagna sono 2.501 i nuovi positivi (su 19.602 tamponi, il rapporto scende così al 12,7%) di cui 1.114 asintomatici. In calo sia le terapie intensive (-5, 243 totali) che gli altri reparti Covid (-15, 2.723 totali). 55 le vittime, 6 anche a Rimini (2 uomini di 81 e 91 anni e 4 donne, una di 75, due di 93 anni, e una di 95), dove sono 214 i nuovi positivi (117 con sintomi). 83 i casi in più a Pesaro Urbino.