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Si torna a ballare. Pinton: "Non è più il momento delle chiusure"

9 feb 2022
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Da venerdì i weekend dei giovani potranno tornare ad essere danzanti. A ridosso delle festività natalizie, con l'avanzare di Omicron, il governo aveva imposto la chiusura delle discoteche. Un provvedimento poi prorogato fino al 10 febbraio. Le piste da ballo si preparano ora a riaprire, anche se le imprese non hanno ancora ricevuto garanzie contro possibili dietro-front. "Siamo pronti, sabato si comincia", esulta Tito Pinton, uno dei titolari del gruppo Musica che gestisce alcuni locali notturni tra il Veneto e la Romagna. "Dopo i provvedimenti che ci hanno danneggiato, il governo ha preso la posizione di non tenerci più chiusi e di trovare un modo per farci lavorare in sicurezza". È come la vede l'imprenditore, che prosegue: "Credo che il governo non torni più indietro. Oggi non è più il momento delle chiusure". Fino ad ora c'è stato "un problema di fondo", lo definisce così Pinton: "Chi ci governa non conosce il nostro settore. Non hanno ben presente cosa rappresentiamo e come siamo organizzati". Già la scorsa estate i locali si sono organizzati per il controllo del Green pass. "Siamo pronti anche a fare il tampone, se lo mettessero all'interno del provvedimento", assicura Pinton. "Noi dobbiamo essere bravi a far rispettare le regole" e "ognuno dei clienti deve avere una coscienza personale" e rispettarle, prosegue. 





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