"Se la Campania vi vuole chiusi, tutta la Romagna e Riccione in particolare, vi aspetta a braccia aperte”. Questo l'incipit di una nota del sindaco di Riccione, Renata Tosi, alla luce delle parole del presidente della Campania, Vincenzo De Luca che, ieri, si è detto pronto a chiudere i confini della sua terra in caso di corse in avanti sulla riapertura delle attività da parte delle regioni dove il contagio da coronavirus è risultato più diffuso. "Niente di più sbagliato da tutti i punti di vista, economico, istituzionale e soprattutto umano - osserva - sono sicura che la Romagna e Riccione in testa siano capaci di solidarietà nei confronti di connazionali come i lombardi, i veneti e gli emiliani che hanno subito così duramente l'epidemia, ai quali mai e poi mai sbarreremmo i confini”.
“Non li lasciamo certo soli nel momento del bisogno", prosegue la prima cittadina riccionese, "perché andare al mare, respirare aria pura, prendere il sole e fare il bagno è un bisogno primario e di salute. E va anche bene che il Governo pensi a macroaree per riportare un po' di vita, di libertà ai cittadini". Da questo punto di vista, argomenta Tosi, "Riccione e la Romagna ci sono, ci stiamo attrezzando per dare agli ospiti lombardi, veneti ed emiliani la migliore delle accoglienze possibili in un momento così delicato per l'Italia intera". “Stiamo organizzando la nostra Riviera Romagnola e Riccione – sottolinea - in maniera tale che quando arriveranno qui, sapranno che ci sono i presidi sanitari, che si fanno gli screening sulla popolazione e sui lavoratori. Non chiuderemo mai agli oltre 6000 proprietari di seconde case che arrivano da Emilia e Lombardia - conclude -: stiamo lavorando anche per loro".