È un inizio 2024 drammatico per la qualità dell'aria in Emilia-Romagna, dove i giorni di sforamento delle polveri sottili e di misure di emergenza hanno già superato quelli da 'bollino verde', complici anche le condizioni meteo con l'assenza prolungata di pioggia. Il bollino rosso, ormai in vigore senza interruzioni su tutta la Regione da oltre dieci giorni, è stato prorogato almeno fino a martedì: a Bologna e in Romagna sarà il 19esimo giorno di emergenza. Ancora più grave la situazione nell'area emiliana (Piacenza, Parma, Reggio, Modena e Ferrara) dove i giorni di emergenza sono stati addirittura 24, il doppio di quelli non emergenziali.
Le principali ulteriori limitazioni sono:
• dalle 8.30 alle 18.30 lo stop alla circolazione di tutti i veicoli diesel euro 5, oltre ai divieti già ordinariamente previsti (si ricorda però che le limitazioni strutturali ed emergenziali alla circolazione dei veicoli diesel euro 4 e le limitazioni emergenziali alla circolazione dei veicoli diesel euro 5 non si applicano ai residenti nei comuni alluvionati, tra i quali quello di Ravenna, fino al 31 marzo)
• temperatura fino ad un massimo di 19°C (+ 2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nelle attività ricreative, di culto, commerciali e sportive e 17°C (+ 2 di tolleranza) nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali, esclusi ospedali ed edifici assimilabili, scuole ed edifici assimilabili)
• divieto di uso (in presenza di impianto alternativo) di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa con classe di prestazione energetica ed emissiva inferiore a 4 stelle
• divieto di combustione all’aperto (falò, barbecue, fuochi d’artificio)
• divieto di spandimento di liquami con tecniche non ecosostenibili