Un sit in per protestare contro la riduzione dei fondi statali ai Comuni che si sono fusi, c’erano anche l’assessora al riordino istituzionale della regione Emilia-Romagna Emma Petitti e la sindaca di Montescudo-Monte Colombo Elena Castellari, che hanno voluto esprimere la loro contrarietà dinnanzi al massiccio taglio da parte dell’esecutivo. “Il riparto dei fondi prevede una riduzione di 235 mila euro per il Comune di Montescudo- Monte Colombo (da 705 mila euro a 470 mila) e di 175 mila euro per Poggio Torriana (da 612 mila euro a 437 mila) tra il 208 e il 2019 – spiega l’assessora regionale Emma Petitti - Una decurtazione drastica quanto insensata, che rischia di cambiare le carte in tavola a metà anno, costringendo i primi cittadini a ridimensionare la programmazione degli investimenti e dei lavori pubblici. Come Regione Emilia-Romagna non verremo meno ai nostri patti con gli enti locali, rispettando gli impegni presi e non abbassando la nostra quota di risorse per le Fusioni, ma è logico che, per conseguire gli obiettivi prefissati, serva serietà anche da parte del Governo centrale. In caso contrario i primi a rimetterci sarebbero proprio i cittadini, i quali hanno scelto di intraprendere la strada dell'accorpamento dopo essersi espressi attraverso un referendum. Tutti sanno che si tratta di un processo virtuoso, intelligente e che punta alla qualità dei servizi e al risparmio”.
Al sit-in organizzato dai deputati del PD, ha voluto prendere parte anche la prima cittadina di Montescudo-Montecolombo Elena Castellari. “Con grande amarezza abbiamo appreso la notizia di questo taglio da parte dello Stato, che mette a dura prova la pianificazione realizzata – commenta i -. Il budget stanziato dal Governo non basta per garantire il contributo economico a cui avremmo diritto, costringendoci a rivedere quanto messo in agenda e tagliare ingiustamente sui servizi ai cittadini. Ho da subito creduto nel percorso delle Fusioni, come strumento utile per lo sviluppo del territorio. Scendere da 705 mila euro a 470 mila comporterebbe un danno molto grave e significherebbe violare un patto con chi ha puntato su questo percorso ‘comune’, democratico ed efficace”.
Nel video l'intervento dell'assessore Petitti al Tg San Marino