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Tentato omicidio nel Ravennate: sperona l’auto della moglie per farla uscire di strada, arrestato 48enne

La donna inizialmente non aveva denunciato, ma poi ha raccontato tutto ai carabinieri. L'uomo, fermato a Brescia, si difende parlando di un incidente.

30 gen 2025
Foto: Carabinieri
Foto: Carabinieri

Un uomo di 48 anni, tecnico specializzato in impianti e residente nel comprensorio faentino, è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio aggravato ai danni della moglie. Secondo l’accusa, il 19 gennaio scorso avrebbe deliberatamente speronato l’auto della donna sulla provinciale tra Sarna e Brisighella, facendola finire fuori strada. La donna, che ha riportato una prognosi di cinque giorni, inizialmente non ha denunciato l’accaduto, ma dopo qualche giorno si è presentata dai carabinieri, trasformando quello che sembrava un incidente in un presunto atto premeditato.

Quel giorno, il 48enne avrebbe superato la vettura della moglie a velocità sostenuta, per poi urtarla lateralmente e tagliarle la strada. L’auto della donna è finita in un fossato a lato della carreggiata, in un tratto pericoloso della provinciale, caratterizzato da diversi precipizi. Subito dopo l’incidente, l’uomo ha chiamato il carroattrezzi e ha accompagnato la moglie in ospedale, dove lei non ha raccontato nulla di quanto accaduto.

La coppia, dopo anni di tensioni, si era riconciliata lo scorso dicembre, ma le discussioni non si erano placate. Il giorno prima dell’incidente, un litigio aveva spinto la donna a rinunciare a un’uscita con le amiche, mentre la domenica lui si era presentato da lei con una scusa mentre era a pranzo con una parente, forse mosso dalla gelosia.

Martedì sera, l’uomo è stato arrestato a Brescia, dove si trovava per lavoro, su ordine del gip Janos Barlotti del Tribunale di Ravenna, su richiesta del pm Angela Scorza.

Il 48enne, assistito dagli avvocati Lorenzo Valgimigli, Alice Rondinini ed Elena Bianconcini, affronterà l’interrogatorio di garanzia venerdì mattina. Non è escluso che decida di parlare per sostenere la sua difesa: secondo lui, infatti, si sarebbe trattato di un banale incidente stradale e non di un atto premeditato.





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