Tutto si è svolto nel giro di poche ore, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato nella tarda mattinata il decreto col quale ha accettato le dimissioni da ministro di Raffaele Fitto, neo vicepresidente esecutivo nella Commissione europea di Ursula von der Leyen, che dunque da oggi si trasferisce a Bruxelles, per accettare poi la nomina proposta dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di Tommaso Foti, già capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera. Subito dopo Foti ha giurato come ministro per la Coesione, il Sud e gli Affari Europei nonché, delega tra le più importanti, per il Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Piacentino, 64 anni, Foti è stato amministratore locale e parlamentare di Alleanza Nazionale, del Popolo delle Libertà e poi di Fratelli d'Italia dal 1996, è alla sua sesta legislatura. “E' un politico di grande esperienza e capacità – scrive di lui Meloni – tra le migliori risorse di cui Fratelli d'Italia dispone oggi. E' un militante – conclude – appassionato e coerente”. Il suo posto a Montecitorio, come capogruppo di Fratelli d'Italia, andrà a Galeazzo Bignami, attualmente vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, 49 anni, di Bologna. Intanto i sindacati, dopo il successo dello sciopero generale di venerdì, chiedono di essere convocati a Palazzo Chigi per parlare anche del caso Stellantis, dopo le dimissioni dell'amministratore delegato Tavares.
Ci pensa però l'Istat a far ritrovare il sorriso al governo, visto che certifica come la disoccupazione in Italia non sia mai stata così bassa da poco meno di 20 anni: per ritrovare il tasso di disoccupati al 5,8% tocca infatti andare indietro fino al 2007. “Accogliamo positivamente i dati di ottobre – commenta subito sui social Meloni – che ci incoraggiano a proseguire con determinazione il lavoro per rafforzare l'occupazione, sostenere famiglie e imprese, e costruire un futuro di crescita e stabilità per l'Italia”.