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Università: il Rettore Petrocelli punta sulla ricerca e lo studentato "è una necessità improrogabile"

Teodoro Lonfernini sulla scuola: "Gli effetti del calo demografico, una delle principali sfide della mia Segreteria". Si prevede che nel 2029/2030 gli iscritti alle scuole d'infanzia saranno meno della metà di oggi

di Luca Salvatori
2 dic 2024

“Gli effetti che il calo demografico produce nel sistema dell’istruzione saranno sicuramente una delle principali sfide della mia Segreteria di Stato”: lo ha sottolineato all'esordio del suo intervento in commissione consiliare il Segretario di Stato all'Istruzione Teodoro Lonfernini. Nel 2024 le nascite stimate sono circa 150, contro le 191 del 2023 (primo anno sotto quota 200) e – ha affermato – si prevede che nel 2029/2030 gli iscritti alle scuole d'infanzia saranno meno di 500, neanche la metà di oggi, mentre i plessi da 14 potrebbero scendere a sei o sette.

Di qui la volontà di procedere con una riorganizzazione, per il prossimo biennio, ed è stato anche istituito un gruppo di lavoro, con la segreteria al Territorio, per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, rispetto a criticità che sono state rilevate. Tra gli obiettivi, per le medie, Lonfernini ha detto che si lavora sulla sperimentazione della settimana corta: citata una indagine sottoposta alle famiglie che per il 75% si sono dichiarate favorevoli.

In commissione anche l'audizione del Magnifico Rettore dell'Università Corrado Petrocelli che ha fatto il punto sui dossier più importanti per favorire il progressivo sviluppo dell'ateneo sammarinese: “La cosa più importante – afferma – è aver avuto la possibilità di discutere e di chiarire quali sono le nostre prospettive, i problemi e le perplessità, oltre ad aver dimostrato che siamo assolutamente trasparenti e disponibili ad ogni tipo di verifica.

Implementeremo sicuramente i corsi di laurea e l'offerta normativa, ma vogliamo implementare soprattutto la ricerca. E per fare questo c'è bisogno di risorse e personale e c'è bisogno che lo Stato di San Marino abbia (nel bilancio, ndr) una voce 'ricerca e innovazione'. Siamo pronti a continuare l'opera che abbiamo iniziato. Lo studentato? Lo vado dicendo da molti che è diventato oramai una necessità improrogabile. Sento che sono tutti d'accordo e questo mi fa sperare bene”.





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